18 Aprile 2024

Anno 2015 - La Traccia del Re

Anno 2015 - La Traccia del Re

Trama risolta da: Grifondoro
Coppa delle Case vinta da: Serpeverde
Era passato un anno dall´ultimo attacco sferrato contro la sede Italiana di Hogwarts. Nonostante l´insuccesso Alan Verse non dava segni di voler calmare i propri istinti di dominio e distruzione. La scuola era in un perenne stato di allerta e l´ingannevole quiete che aleggiava non faceva altro che rendere gli animi più inquieti. La preside era ormai diventata
una presenza sfuggente nei corridoi della scuola, ai quali preferiva lo studio di casa propria; lì passava lunghe ore a ripercorrere febbrilmente i ricordi nel suo pensatoio alla ricerca di un modo per proteggere i suoi studenti.

I poteri di Alan erano diventati sempre più incontrollabili: il Ministro della Magia Licio Vessi aveva concesso alla Preside un unico rapido incontro, presentandosi di persona alla sua dimora, e minacciando ripercussioni qualora le misure da lei prese si fossero rivelate insufficienti, come l’anno precedente. Lei ne era uscita con il cuore ancor più pesante dopo aver scoperto che le ricerche fino ad allora intraprese da parte degli Auror non avevano portato i risultati sperati e che il futuro della scuola gravava a quel punto unicamente sulle sue spalle.

Licio Vessi, senza mezzi termini, le aveva infatti comunicato che il Ministero sarebbe stato troppo impegnato per garantire protezione anche alla sede italiana di Hogwarts.

Alan sedeva alla sua scrivania, contemplando appunti e cartigli, con la sicurezza di chi sta pregustando gli esiti della sua prossima mossa.
In quel momento, uno dei suoi fedeli chiese di essere ricevuto e gli portò la notizia della ronda appena rientrata: non era rimasta alcuna traccia del suo operato. Tutto stava andando come previsto.

Il Pendu fece per allontanarsi ma poi rivolse nuovamente lo sguardo verso il suo signore e con voce tremante si arrischiò a dire: "Mio Signore... non crede che si stia muovendo troppo? Beauxbatons, Hogwarts... ora anche tutto lo Stato la cerca...".

Alan sorrise con aria ironica, compiaciuto che le sue macchinazioni incutessero timore anche nei suoi adepti più fedeli e rispose con tono di disprezzo: "Lo Stato sono io".

Nel frattempo, però, la Preside non aveva perso tempo, ed aveva inviato un gufo ai suoi professori più fidati, Luigi Veneruso e Ryuzaki Landini, perché la raggiungessero immediatamente portando quanto di più utile riuscissero a trovare per organizzare le difese della Scuola.

Nel frattempo aveva contattato, con uno specchio gemello, la professoressa di Pozioni Concetta Anacleria perché le preparasse uno speciale inchiostro tracciante.

Dall´incontro con il Ministro la Preside non aveva più trovato pace fino a che un´idea non le era balenata in mente: avrebbero creato delle pergamene raffiguranti la Scuola, simili alla celebre Mappa del Malandrino, ma queste avrebbero tracciato i passi di un solo individuo: Alan Verse.

Per poterla realizzare il professor Landini portò con sé il Sibillarium, le sue carte e le rune, mentre Veneruso si procurò dall´ufficio degli Auror, come Traccia Originale di Magia, uno dei tarocchi dell´Appeso recante una scritta in runico lasciato da Alan Verse. Mancava solamente una cosa: un incanto vaticinante.

Il mago francese aveva però in serbo un piano diabolico: non si sarebbe presentato nella scuola di persona, ma avrebbe fatto comparire delle tracce che le mappe stregate avrebbero prontamente individuato. Seguendo le indicazioni sulle mappe a loro disposizione, gli studenti di ciascuna casa avrebbero potuto trovare i frammenti di un’unica pergamena raffigurante un Gioco e, ricomponendole, gli sciagurati, avrebbero - senza esserne consapevoli – assecondato i piani di Alan. Infatti le pergamene, se fossero state ricongiunte dagli ignari studenti, avrebbero avuto il potere di permettere ad Alan di impossessarsi della mente dei professori e dei caposcuola, riducendoli a marionette nelle sue mani. L’unico modo per sventare questo piano era di ridurre in cenere il Gioco appena ricomposto.

Il Cappello Parlante, sempre pronto a guidare gli studenti, a inizio anno non si era dimenticato di ricordare nel suo modo un po’ contorto che il fuoco poteva salvare Hogwarts:

"Userà mezzi ambigui per penetrare,
userà il desiderio di predominare
che le quattro Case mostran tra loro
attenti davvero, e qui mi accaloro!
Vorrei ricordarvi un poco di storia,
a volte col fuoco forgiaron la gloria,
e quest’elemento può essere amico
lo so, sembra strano, ma qui lo ridico!
Io qui sto parlando con parole oscure
non comprensibili e pien di paure,
ma uniti e compatti insister dobbiamo
se il crollo di Hogwarts veder non vogliamo
Io qui ve l’ho detto, avvertiti vi ho...
e lo smistamento or comincerò."

La prime tracce apparvero in Biblioteca all´interno di alcuni libri, si trattava di piccoli frammenti di pergamena su cui erano tracciati strani segni e delle rune, fu subito evidente che si trattava di frasi e di immagini che sarebbero state più chiare una volta riunite agli altri pezzi da rintracciare.

Con l’aiuto delle mappe che si erano sempre trovate sulle scrivanie dei professori di Divinazione, di Pozioni, di Storia della Magia e di Difesa contro le Arti Oscure, gli studenti trovarono sempre più frammenti e il puzzle si andava ricomponendo.

Una notte avvenne qualcosa di molto strano: le mappe sparirono dalle loro postazioni usuali per ricomparire nei dormitori delle quattro Case. Ma nessuno sospettò che l´impegno nel ricomporre le pergamene stesse favorendo le brame di potere di Alan Verse.

Giunse lo sventurato giorno in cui i Grifondoro, credendo di aiutare la Scuola, composero per primi tutti i frammenti della pergamena che il perfido Alan aveva disseminato per loro e un´ondata di follia travolse professori e caposcuola. Ma i grifi non si persero d’animo e, dopo un primo momento di spavento, facendo tesoro del monito del Cappello, diedero fuoco alla malefica pergamena, prima che fosse troppo tardi, riducendola in cenere con l’aiuto della Preside.
Fu cosi che, per la seconda volta, Hogwarts sfuggì alle insidie di Alan Verse.
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