29 Marzo 2024

Anno 2011 - Il Diadema Perduto

Anno 2011 - Il Diadema Perduto

Trama risolta da: Serpeverde
Coppa delle Case vinta da: Grifondoro
Nel 1998 Mundungus Fletcher, in quanto membro dell’Ordine della Fenice, era stato trascinato da Lupin e dalla McGranitt ad Hogwarts per partecipare alla Battaglia Finale contro Voldemort ed i Mangiamorte, cosa che lui aveva fatto a modo suo, passando tutto il tempo a nascondersi da un’aula all’altra alla ricerca dei posti più sicuri per evitare di combattere e di essere ucciso.

Con suo profondo stupore, la battaglia era finita con la vittoria di Harry. Il castello era sconvolto, tutti vagavano tra le macerie alla ricerca di amici e di parenti, e anche Mundungus si aggirava tra le rovine, felice di averla scampata ancora una volta ma anche molto triste per la morte di Fred Weasley che in fondo gli piaceva, lo aveva sempre trovato una persona intrigante, un po’ pirata un po’ gentiluomo... decisamente si sentiva più a suo agio con lui e con il fratello che con quelli dell’Ordine della Fenice.

Nel suo girovagare senza una meta, Mundungus si trovò di fronte al luogo più magico di Hogwarts, alla misteriosa, inafferrabile Stanza delle Necessità, ormai spalancata e distrutta dall´Ardemonio. Il fuoco che aveva divorato tutto ciò che essa conteneva si era spento, e nella stanza c’era solo uno spesso strato di cenere.

Per antica abitudine di ladro si fece avanti per guardare meglio se restava ancora qualcosa da portare via.

Con stupore, in mezzo a tutto quel grigio, intravide un bagliore azzurro, si avvicinò e allungò la mano per esaminare meglio di cosa si trattasse. E si ritrovò tra le mani uno dei più preziosi manufatti magici di tutta l’antichità, il diadema di Priscilla Corvonero. Il prezioso zaffiro blu che lo adornava era incrinato. Tra i suoi ricordi di scuola Mundungus ricordava vagamente di avere letto che, secondo la tradizione, gli zaffiri hanno la proprietà di preservare la purezza e di scoprire le frodi e i tradimenti, e che possono perdere per sempre queste proprietà qualora vengano usati per nascondere il male. Era in quella preziosa gemma che si era annidato il frammento dell’anima nera di Voldemort, e per questo si era rotta? E come era possibile che il diadema fosse invece ancora intatto, forse che la sua potenza magica era tale da aver potuto sfuggire perfino all´Ardemonio?

Fu un attimo, il nostro fece scivolare il diadema sotto il mantello e si affrettò a tornare a Londra, sicuro che nessuno avrebbe mai notato la sua assenza in quel caos.

Ma ora per lui si poneva il problema più importante: come poteva ricavarci dei bei galeoni? Se il Ministero avesse scoperto quello che aveva fatto era roba da Azkaban a vita!

Per la prima volta nella sua storia di ladro Mundungus provò veramente il brivido della paura, si rese conto che stava rischiando grosso e che doveva muoversi con estrema cautela, ma la posta in gioco era troppo alta, poteva essere il colpo della vita.

Il primo punto era trovare un luogo dove poter studiare una strategia lontano dagli sguardi degli Auror, al riparo dai loro detector, dagli spioscopi, da qualunque oggetto potesse farlo scoprire.

A volte il destino aiuta gli audaci, anche quelli un po’ furfanti! Arrivato a Londra un suo amico borsaiolo gli svelò che - per quanto ne sapeva lui - c’era solo un luogo del genere: la Temple Church, la Chiesa dei Templari della capitale inglese. I Cavalieri del Tempio erano stati grandi depositari di conoscenze segrete e di pratiche magiche durante tutta la loro storia e, per proteggersi dalle spie di re e potenti avevano elaborato un complesso sistema magico in grado di celare le loro scoperte a chiunque cercasse di impadronirsene.

Mundungus si recò in quella Chiesa e si mise (lui, incredibile!) a studiare il modo di andare via dalla Gran Bretagna (lì il diadema lo conoscevano anche i bambini, era troppo rischioso cercare di venderlo in quelle zone). Scartò la Francia, troppo vicina, troppo legata all´Inghilterra, con troppi allievi di Beauxbaton in giro... scartò tutta l’Europa dell’Est e la zona slava, gli allievi di Durmstrang avrebbero potuto essere ancora più duri degli inglesi se lo avessero catturato...

Alla fine trovò, in un antico documento, un accenno ad “Ariminum”, un paesino dell’Italia Centrale che aveva avuto a lungo rapporti con i Cavalieri del Tempio: grazie a loro, quella cittadina era stata dotata di protezioni magiche che avrebbero potuto servire anche a Mundungus.

La cosa che lo incuriosì fu che in questo documento c’era un riferimento ad una zampa di corvo, che trovò davvero di buon auspicio, visto ciò che doveva vendere!! La zampa di corvo era lo stemma di un ramo della famiglia dei Malatesta, Signori che avevano regnato per secoli su Ariminum, oggi corrispondente alle zone di Rimini e Riccione; dal documento si capiva che la capacità di preservare il luogo da ogni sguardo indagatore era passata alla famiglia Malatesta.

Mundungus non ebbe dubbi, doveva andare il più in fretta possibile in quella zona, lì avrebbe potuto trovare gente ricca interessata a collezionare manufatti antichi e preziosi. Una volta giunto ad Ariminum venne a sapere dell’esistenza di un antico discendente dei Malatesta ancora in vita e pensò che potesse essere l’acquirente perfetto.
Quella stessa sera, euforico per la riuscita del sul suo piano, andò in un pub a festeggiare a suon di bicchierini di Whisky Incendiario. Quello che il povero Mundungus non aveva ben calcolato era che, in fondo, lui era pur sempre un esponente dell’Ordine della Fenice, e l’aver rubato uno dei simboli della Comunità Magica Inglese. Era troppo anche per lui. In preda ai fumi dell’alcool, mandò un messaggio quasi incomprensibile alla Redazione del Cavillo, confessando implicitamente il suo furto.

Il Cavillo si mise in contatto con il Ministero della Magia che allertò la sede italiana della Scuola di Magia e Stregoneria: i suoi allievi iniziarono subito le ricerche del diadema per restituirlo alla Comunità Magica inglese.

Il ritrovamento e la riconsegna del prezioso manufatto fecero sì che la sede italiana della Scuola di Magia e Stregoneria venisse ufficialmente riconosciuta come Succursale Ufficiale di Hogwarts e che le venisse conferito l’Ordino di Merlino Terza Classe.
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